Salmo 1. Quale via?

Testo

La prima parola del Salmo inizia con la prima lettera dell’alfabeto ebraico (’alef), mentre l’ultima parola comincia con l’ultima lettera (tau). Così il primo salmo, porta d’entrata nella preghiera salmica, abbraccia in modo simbolico l’intero arco delle parole, cioè della vita.

Il salmo ha un sapore sapienziale e raccoglie al suo interno una benedizione e una maledizione espresse con l’immagine delle due vie, vale adire due destini: quello del giusto e quello del malvagio. La struttura poetica è ritmata su un dittico che sviluppa due ritratti: i vv*. 1-3 contengono il disegno della fisionomia del giusto, mente i vv 4-6 presentano la figura del malvagio.

Lo schema spaziale delle due vie è un classico dell’immaginario biblico, esprime la necessità della scelta e della decisione – non esiste un terza via di compromesso: «La via dei giusti è come la luce all’alba, che aumenta lo splendore fino al meriggio. La via dei malvagi è come oscurità» (Pr** 4,18-19). Il libro del Deuteronomio (=seconda legge) così si esprime: «Vedi, io pongo oggi davanti a te la vita e la felicità, la morte e il male… la benedizione e la maledizione. Perciò scegli…» (Dt*** 30,15-19).

* vv. = Versetti.
** Pr = Proverbi.
*** Dt = Deuteronomio
[continua…]

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