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Alzo gli occhi…

La liturgia della Parola di questa domenica 29° del tempo ordinario anno C ci propone il Salmo 120 (121): il mio aiuto viene dal Signore.

Alzo gli occhi verso i monti:
da dove mi verrà l’aiuto?
Il mio aiuto viene dal Signore:
egli ha fatto cielo e terra.
Non lascerà vacillare il tuo piede,
non si addormenterà il tuo custode.
Non si addormenterà, non prenderà sonno
il custode d’Israele.
Il Signore è il tuo custode,
il Signore è la tua ombra
e sta alla tua destra.
Di giorno non ti colpirà il sole,
né la luna di notte.
Il Signore ti custodirà da ogni male:
egli custodirà la tua vita.
Il Signore ti custodirà quando esci e quando entri,
da ora e per sempre. R.

È un salmo caro alla tradizione d’Israele e si presenta come un canto di serena fiducia. In ogni situazione della vita il credente vive la consapevolezza che la propria vita è nelle mani più sicure, quelle di un Padre che ci ama, di un Creatore che ha plasmato la nostro esistenza.

Utilizzando temine contrapposti come cammino/riposo, giorno/notte, ora/sempre il salmista canta la bellezza di vivere nella certezza di appartenere, di essere custoditi, di affrontare ogni istante circondati dalla presenza di Dio, che come la nube dell’esodo potrete e illumina il nostro cammino.

Tutto questo è disponibile per noi ad una condizione: il coraggio di «alzare gli occhi», la consapevolezza che la nostra forza risiede in un Altro-da-noi, il realismo di comprendere che tutto ciò che siamo e possediamo è di Dio.

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